Da sempre l’uomo ha cercato di trarre un vantaggio dal mondo intorno a sé adottando strategie e inventando metodi per migliorare la propria condizione. Una delle modalità più comuni è stata la creazione dei mestieri, che hanno portato grandi benefici al nostro progresso come specie.
In questo articolo, esamineremo i mestieri più antichi conosciuti finora, partendo da quello più recente risalente a circa 12mila anni fa. I primissimi esempi di attività registrate e legate a mestieri sono stati trovati in Asia meridionale ed orientale: commercio, artigianato (tra cui anche l’attività del fabbro urgente) o produzione agricola erano le principali fonti economiche garantite all’epoca alle popolazioni locali. Nella Mesopotamia antica si praticavano diverse professioni legate all’agricoltura e all’artigianato: vi era, dunque, una particolare presenza di scultori, artefici, pescatori e allevatori.
Nei prossimi paragrafi, ci concentreremo su due di questi importanti mestieri, che affondano le loro radici nell’antichità: l’agricoltura e il commercio di metalli.
Agricoltura
L’agricoltura ha avuto un grande impatto sulla società e ha costituito la base della nostra civiltà: il processo di coltivazione della terra è iniziato nell’età del bronzo, circa 8000 anni fa. I primi agricoltori si dedicavano alla raccolta di frutta selvatica, al pascolo degli animali e alla coltivazione di cereali come grano, orzo e riso. Durante l’antichità successiva, le tecniche di coltivazione della terra sono diventate più sofisticate e le persone hanno iniziato a praticare la rotazione delle colture, migliorando così la qualità e la quantità del raccolto. Con il passare del tempo, l’agricoltura ha cominciato a diventare una professione più strutturata: nel XIV secolo, l’Inghilterra è stata tra le prime nazioni ad introdurre un sistema di agricoltura moderna. Nel corso dei secoli successivi, le innovazioni tecnologiche hanno permesso agli agricoltori di aumentare ulteriormente le loro produzioni. Nel XVI secolo, ad esempio, sono stati introdotti macchinari agricoli come aratri azionati da cavalli, trattori a vapore e mietitrebbia meccanica.
Oggigiorno, i moderni sistemi agricoli sono complessi ed estremamente diversificati. Gli agricoltori possono scegliere tra una vasta gamma di cose da fare: dalla semina alla raccolta; dal controllo delle malattie alle cure animali; dal mantenimento dell’irrigazione alla gestione delle foreste.
Commercio di metalli
La storia del commercio di metalli risale a millenni fa, ai tempi dell’antica Mesopotamia, dove le persone usavano l’oro, l’argento e il rame per creare monete. Da allora, il commercio dei metalli ha subito numerose trasformazioni, diventando un affare globale che coinvolge centinaia di milioni di persone.
Il primo commercio conosciuto di metalli risale al quarto millennio a.C., quando l’oro, l’argento e il rame venivano scambiati tra le diverse culture mesopotamiche. L’uso comune dell’oro e dell’argento risale addirittura al terzo millennio a.C., quando la civiltà egiziana fu la prima ad introdurre le monete in oro e argento. Con l’avvento dell’Impero Romano, anche altri metalli come il bronzo iniziarono a essere usati per fare monete. Nel Medioevo, molti paesi europei adottarono un sistema monetario basato sull’utilizzo del ferro come moneta corrente, una pratica che sarebbe durata fino alla fine del XVIII secolo. Durante questa stessa epoca, i paesi europei si dedicarono alla produzione industriale dell’acciaio, spingendo il commercio di metalli ad un livello superiore. La rivoluzione industriale del XIX secolo portò, poi, alla produzione di un ampio assortimento di leghe di diverse qualità e ad un enorme incremento della domanda di metalli preziosi come l’oro e l’argento per la produzione industriale.
Oggigiorno esistono moltissime tecnologie che vengono impiegate nella produzione di metalli. Tra queste troviamo le tecnologie tradizionali come la fusione con forni a combustibile fossile o forni elettrici, quelle avanzate come la sinterizzazione a fusione indiretta e quelle meccaniche come la forgiatura.